I miei sono scatti fotografici che nascono con un “mosso in camera”. Con questa tecnica è come se dipingessi con la macchina fotografica.
Con la fotografia non mi interessa rappresentare la realtà, ma bensì, emozioni, sensazioni, vissuti mentali e stati d’animo. Mi ispiro all’Impressionismo come movimento artistico, il mio modo di fotografare lo definirei un “impressionismo fotografico”che esalta la sensazione dell’attimo fuggente. Non voglio condizionare l’osservatore dandogli tutti gli elementi di valutazione, ma lasciarlo libero di interpretare e far sua l’immagine che sta guardando.
Più che raffigurare un luogo, o fissare una scena, come generalmente fanno i fotografi, lascio la possibilità allo spettatore di calarsi nelle sue emozioni personali e di tirare fuori delle sensazioni: chi guarda i miei lavori deve essere libero di spaziare con la mente.